Assunta
(martedì 22 gennaio 2013)
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DA: IL DOLCE VENTO DEI RICORDI
18:14 DEL 22-01-2013
E' ormai passato tanto tempo da quando vi ho raccontato qualche episodio estratto dal mio blog "il piccolo mondo di una casalinga" In verità è da tanto che ormai non scrivo più, anche se ne ho nostalgia, ma per ora il tempo è tiranno, però, conto di tornare a scrivere quanto prima.
Sono raccontini semplici della mia vita vera e vissuta tantissimi anni fa, se vi fa piacere, eccone uno.
L'ACQUA! LA SORGENTE DELLA VITA.
Nella vita di tutti i giorni, succede sempre un qualche cosa, che inevitabilmente, mi porta con la mente ad altri avvenimenti molto più lontani, di una vita ormai passata. Quante volte vorrei chiudere gli occhi per poi riaprirli e ritrovarmi nella mia vecchia casetta su quella cara collina tutta fiorita, dove correvo felice baciata dal sole fra i mille profumi che la natura emanava. La settimana scorsa,
per un guasto improvviso, tutta la nostra cittadina è rimasta senz'acqua, allarmismi sacrosanti, anche perchè con il caldo insopportabile l'acqua è indispensabile. Però come dicevo prima, tutte queste grandi comodità da piccola non li avevo, eppure anche allora c'era bisogno della cara acqua, bisognava pur bere, lavarsi, cucinare, in casa non c'era, ma non ci si perdeva d'animo e ci si industriava alla grande, con piccoli lavori d'ingegneria degni di un grande architetto. Accanto alla casa c'erano i canaloni, i così detti fluviali, i quali nei giorni di pioggia incanalavano l'acqua piovana, che poi fuoriusciva andando a perdersi nel terreno. Ed ecco l'ingegno! segando l'ultimo pezzo di ogni canale e posizionando sotto delle enormi tinozze d'alluminio, l'acqua scendendo, non si sprecava più, ma andava a riempire gli enorme recipienti, era acqua piovana pura e cristallina e veniva usata per tutto, fuorchè bere. Per dissetarsi invece, dovevamo scendere un po più a valle, immersa nei campi di papaveri e all'ombra degli alberi di pesco c'era una piccola casetta, dove all'interno in un angolo campeggiava una fontanella dalla quale attingevamo l'acqua potabile, fra un gioco e l'altro noi bambini riempivamo i recipienti e portavamo l'acqua a casa. alcune volte andavamo con le pentole e siccome erano scomode da portare, gli adulti avevano messo una corda sapientemente legata fra i due manici della pignata come una valigetta, così il trasporto era facilitato. Quanti giochi in mezzo all'acqua, ci bagnavamo fino alle ossa, mai un raffreddore, eravamo sani e pieni di vita. Poi con l'avvento dell' acqua in casa, anche la fontanella andò in pensione. la casetta è rimasta deserta ma sempre in piedi per ricordarci che una volta se volevemo bere, dovevamo passare di la.